Storia
“Salio el glorioso Apostolo Santiago del puerto de Iafa y vino a isla de Cerdeña; y de alli a España…”
“Il glorioso Apostolo San Giacomo partì dal porto di Giaffa e venne all’isola di Sardegna; e da lì in Spagna…”
Breviario armeno compilato per il Patriarca di Gerusalemme, 1054
Sebbene le testimonianze storiche di un effettivo passaggio dell’Apostolo Giacomo il Maggiore in Sardegna siano piuttosto labili e riconducibili principalmente al passaggio citato del Breviario Armeno datato al 1054, il culto di San Giacomo pellegrino è ampiamente diffuso in Sardegna ed è tutt’oggi presente in più di trenta di chiese. Il culto giacobeo in Sardegna ha le sue radici anche nelle credenze della cultura popolare, sia come come protettore dai fulmini, insieme a santa Barbara, che come protettore della buona morte, come testimoniano le confraternite tuttora esistenti a Cagliari e Sassari.
Santa Barbara e
Santu Jacu
bosu portais is crais
de lampu
bosu portais is crais
de celu
non tocheisi
fillu allenu
ne in bidda
ne in su sartu
Santa Barbara e
Santu Jacu
Santa Barbara e
San Giacomo
voi che avete le chiavi
del fulmine
voi che avete le chiavi
del cielo
non toccate
i figli altrui
né in paese
né in campagna
Santa Barbara e
San Giacomo
In effetti, era diffusa la credenza che fossero gli zoccoli del cavallo di san Giacomo a produrre il tuono ed i fulmini e lo stesso santo era chiamato Boanerges, figlio del tuono, per la sua irruenza. Invece, la figura tipicamente spagnola del Santiago Matamoros é presente solo a Mandas nel bassorilievo marmoreo dell’altare maggiore, voluto dal Duca spagnolo che regnava in quel momento su quasi un terzo della Sardegna.
Il Cammino di Santu Jacu oggi
Il progetto per realizzare un Cammino dedicato a San Giacomo in Sardegna, ha visto la luce alla fine del 2009, grazie all’impegno di un gruppo di pellegrini che già avevano avuto modo di percorrere i Cammini de Santiago in Spagna. L’idea nacque a sostegno dell’idea dei Comuni il cui patrono è San Giacomo Maggiore (Santu Jacu in sardo) di riunirsi in accordo di programma per dare maggior rilievo al proprio patrimonio storico-artistico e culturale, ripristinando e valorizzando il culto del patrono. Al Festival D.H.Lawrence di dicembre 2010 il cammino di santu Jacu venne presentato al pubblico alla presenza di autorità e giornalisti, come “cammino di santu Jacu-Santiago in Sardegna”. Oggi, il Cammino di Santu Jacu tocca quasi tutti i comuni in cui esistono chiese di Santu Jacu, ma include anche siti preistorici e archeologici, bellezze naturali, foreste e parchi naturali, aree vulcaniche, alcune zone minerarie, le basiliche del romanico toscano, le città più importanti e i caratteristici borghi sperduti nel cuore della Sardegna, unendo in un percorso unico mari e monti, città e campagne, benessere e povertà, lingue, dialetti, usi e costumi diversi che coesistono su quest’isola che è “quasi un continente”
Nel mese di ottobre 2012 abbiamo finalizzato la prima segnatura “leggera” del tracciato del cammino di santu Jacu con frecce gialle e conchiglie stilizzate e adesivi nei centri urbani, che avevamo iniziato nell’autunno 2010. La Regione Autonoma della Sardegna dopo la presentazione ufficiale al Forum del Turismo culturale e religioso di Galtelli’ di novembre 2012, lo ha dichiarato cammino regionale, inserendolo come base portante della rete degli itinerari turistici, culturali e religiosi dell’isola (11/12/2012).
Si tratta, oggi, di un itinerario percorribile a piedi, in bici e a cavallo, che continua ad essere verificato nel tempo e migliorato, modificando le tappe più impervie, perché riguarda circa 100 comuni in zone diverse dell’isola, con tutto quello che ciò comporta. Stiamo raccogliendo fondi per stabilizzare la segnaletica con piastrelle di grès ceramico e cippi, mentre prosegue l’opera di apertura di alloggi a prezzo pellegrino, pubblici e privati (accordo regionale con i comuni del 7/11/2013 ed accordo nazionale con il Demanio pubblico del 2016).
Il Cammino di Santu Jacu rappresenta la spina dorsale di una rete di cammini nell’isola, perché ogni comune, zona o comprensorio GAL può innestare dei percorsi locali che un pellegrino di lungo corso non percorre, ma che altri potranno apprezzare.
Il percorso completo copre circa 1350 km percorribili nei due sensi, di cui 470 km nell’asse centrale tra Cagliari e Porto Torres; 240 km dell’anello tra Noragugume e Oristano (braccio laterale occidentale); 300 km tra Ozieri e Olbia (braccio laterale orientale); 340 km da Cagliari per il Sulcis fino alle isole di san Pietro (percorso locale), sant’Antioco (percorso locale) e ritorno (cammino del sud-ovest), a cui si aggiunge il nuovo percorso tra Olbia e Porto Torres in alta Gallura.
Il tutto fa parte di un progetto regionale ed europeo di più ampio respiro che comprende il riconoscimento come itinerario culturale all’interno dei cammini di Santiago in Europa, la stretta collaborazione con le differenti associazioni jacobee nel mondo, il MIBACT, la Xunta di Galizia e l’Arcivescovato compostellano, oltre che la Federazione spagnola delle Associazioni di Amici del Cammino.
Il lavoro volontario dei nostri amici del cammino continua e prevede la realizzazione, entro la primavera 2018, di una guida multilingue cartacea, mentre già esiste il sito web di riferimento (www.camminando.eu) , da cui si possono scaricare tutte le note necessarie per percorrerlo, la posa di una segnaletica fissa verticale, l’apertura di ulteriori accoglienze pellegrine, una presenza continua per permettere a quelli che vogliono mettersi in cammino di farlo, riducendo al minimo i problemi di percorrenza.
Nel momento in cui prendono sempre più spazio i concetti di mobilità dolce, di turismo sostenibile, di ritorno alla natura, il Cammino di Santu Jacu, anche se talvolta è duro perché la terra sarda è rugosa, si impone come elemento unificante per far conoscere la cultura di quest’isola del Mediterraneo, parte dell’Europa e legame verso l’Africa, l’Europa orientale ed il Medio Oriente.
La proverbiale ospitalità sarda sta facendo il resto, visto che aumentano le accoglienze comunali, parrocchiali ed in famiglia presso gli amici del cammino, che sono l’aspetto fondamentale per superare una certa visione del “turista estivo da spennare”. Per questo abbiamo preparato una carta dell’accoglienza pellegrina che i proprietari di B&B e Hotel devono firmare per essere inseriti tra gli alloggi pellegrini.
Ora ci resta il compito più lungo, che stiamo già assolvendo: divulgare ai più questo cammino, partecipando alle iniziative jacobee nel mondo, come il congresso mondiale di Valencia 2012, in Polonia di settembre 2013 e quello di Burgos del 2014, a cui segui’ il Congresso mondiale delle associazioni jacobee del giugno 2015 come rappresentante italiano a pieno titolo; i vari convegni nazionali ed europei, come Firenze, Troia, Roma e Villafranca del Bierzo e Tuy; rispondere alle decine di mail di richiesta di informazioni; aiutare lo sviluppo della percorrenza; correggere i nostri errori. È un lavoro lungo e impegnativo, che sta dando i frutti sperati: dopo l’apprezzamento degli apripista e dei primi pellegrini, ricevuto nel 2011, 2012 e 2013, quando più di 300 persone hanno camminato in Sardegna, dal 2014 in poi le presenze si sono incrementate. Già adesso, il Cammino di Santu Jacu lascia il segno!
Informazioni utili
Credenziale
Per poter accedere alle ospitalità pellegrine messe a disposizione da parrocchie, comuni e privati e alle convenzioni effettuate fra gli Amici del Cammino di Santu Jacu e esercenti locali in favore dei pellegrini, occorre munirsi di Credenziale. Per richiederla, è sufficiente contattare l’Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu via mail: amicisantujacu@gmail.com. Le credenziali possono essere ritirate personalmente a Cagliari, Porto Torres, Sassari, Olbia, Mandas, sant’Antioco e Oristano, ma vengono anche spedite tramite posta.
Ospitalità
L’ospitalità dei pellegrini è garantita tramite diverse formule, che possono soddisfare le diverse necessità di chi cammina. Accanto all’accoglienza “povera” presso parrocchie, strutture comunali e privati, sono state consolidate delle convenzioni con strutture alberghiere e B&B. Un elenco completo e aggiornato delle ospitalità disponibili può essere consultato e liberamente scaricato dal sito degli Amici del Cammino di Santu Jacu:
http://www.camminando.eu/wordpress/in-italia/il-cammino-di-santu-jacu/elenco-degli-alloggi/
oppure su Facebook : gruppo- amici del cammino di santu Jacu e pagina: il cammino di santu Jacu-Santiago in Sardegna
Segnaletica
I simboli utilizzati per la segnaletica del Cammino sono le classiche conchiglie e frecce gialle giacobee, dipinte a mano o realizzate con appositi adesivi.
Cartografia – Tracce GPS
Tutte le informazioni e la cartografia necessaria per percorrere il Cammino di Santu Jacu sono disponibili sul sito dell’Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu, per i vari tratti del Cammino: www.camminando.eu
Le tracce GPS sono liberamente scaricabili dal sito nelle pagine sopraindicate e sono reperibili gratuitamente anche in Wikiloc: http://it.wikiloc.com sotto la voce CSJ
Testimonium
Anche in Sardegna, come altrove, servivano strumenti semplici come il Testimonium per poter contabilizzare le presenze sul cammino, conoscere chi viene a percorrerlo e dare un attestato che sia un ricordo ed una testimonianza dell’avvenuto cammino.
Per ora vengono rilasciati come attestato di passaggio nei comuni di Mandas (Testimonium Mandarensis), Carloforte nell’Isola di San Pietro (Testimonium Accipitrum Insula), Codrongianos e Oristano.
Buon cammino in terra sarda!
una bellissima iniziativa , che permetera di conoscere la nostra isola e i suoi abitanti , nonche i bellissimi paesaggi . spero di poter fare qualche tapa . buon cammino a tutti
grazie, il cammino é sempre aperto e libero di percorrenza. Buon anno e buona strada, ciao, flavio vandoni