Libro I
Libro delle Liturgie (Antologie liturgiche )
Rappresenta quasi la metà di tutto il manoscritto, costituisce il nucleo del Liber e contiene gli elementi seguenti:
• 17 sermoni per le feste di San Giacomo
• 2 racconti del martirio dell’apostolo San Giacomo
• 2 uffizi: uffizio della vigilia della festa di San Giacomo (24 luglio) e uffizio delle feste di San Giacomo (25 luglio e 30 dicembre).
• 2 messe per gli stessi giorni: Messa della Vigilia di San Giacomo (24 luglio) e Messa della festività di San Giacomo (25 luglio).
• Istruzioni per le messe di ciascuno dei giorni dell’ottava delle feste di luglio
• Una messa per la festa dei Miracoli (3 ottobre)
• Una messa per la festa della Traslazione (30 dicembre) e parti supplementari per l’ottava di questa.
Gli uffizi come le messe comportano una notazione musicale. Alla fine del Libro I si trova un supplemento gregoriano, anch’esso con notazione musicale. Una Messa solenne, attribuita a Fulbert di Chartres per le festività di San Giacomo (25 luglio e 30 dicembre) pare servire per la messa in scena teatrale. NB: L’esistenza di due festività differenti consacrate a San Giacomo, 25 luglio e 30 dicembre, si spiega con l’instaurazione del rito romano che sostituisce il rito ispanico alla fine del XI° secolo. Dalla sua fondazione nel IX° secolo, la chiesa di San Giacomo ha adottato la pratica liturgica in vigore in quel momento nella chiesa ispanica. Nel calendario liturgico proprio della chiesa asturiano-leonese, si celebrava una unica festa consacrata all’apostolo San Giacomo il Maggiore il 30 dicembre, giorno per cui si era sviluppata una liturgia specifica. Ma, nel calendario romano, la festa di San Giacomo si celebrava il 25 luglio. Con l’avvento del nuovo rito, la chiesa compostellana applica il calendario romano a condizione che si conservi anche la festa del 30 dicembre. Cosi’, il 25 luglio rimane per la celebrazione della passione di San Giacomo, come nel resto dell’Occidente, ed il 30 dicembre per la celebrazione della vocazione e della traslazione del corpo a Santiago di Compostella. Tra le due feste si inseri’ poi la festa dei miracoli di San Giacomo, il 3 ottobre, dovuta all’iniziativa di Sant’Anselmo, che poi fu spostata al 5 ottobre. La liturgia deriva dalla comunità monastica antica di Compostella e nella sua parte musicale proviene dai benedettini di Vézelay.
Libro II
Libro dei Miracoli (De miraculi Sancti Jacobi)
Contiene una collezione di 22 miracoli attribuiti all’Apostolo. Per il suo contenuto é molto simile ad altre collezioni di miracoli censite nei secoli XI e XII. Occupa 16 foglietti (f. 139v – 155v) ed é per dimensione il secondo libro più piccolo. Prima dei miracoli, presenta un piccolo prologo – “scritto” dal papa Callisto II – ed un indice. Da qui si attribuisce la raccolta dei 22 miracoli a Papa Callisto II (18), Anselmo di Canterbury (2), Beda il Venerabile (1) e mastro Hubert (1).
Narrazione dei 22 miracoli: – Capitolo I – Dei venti uomini che l’Apostolo ha liberato dalla prigionia dei moabiti. (Papa Callisto) – Capitolo II – Dell’uomo di cui la menzione d’un peccato fu cancellata per disposizione divinoa sull’altare di San Giacomo. (Beda) – Capitolo III – Del fanciullo che l’Apostolo ha risuscitato tra i morti nei Montes de Oca. (Papa Callisto) – Capitolo IV – Dei trenta loreni e del morto che l’Apostolo ha portato in una notte dal puerto de Cize fino al suo monastero. (Mastro Hubert, canonico di Besançon) – Capitolo V – Del pellegrino che San Giacomo ha salvato dalla morte, anche se era impiccato da 36 giorni (Papa Callisto)- Capitolo VI – Del poitevino a cui l’Apostolo ha dato un angelo come aiuto, nelle vesti di un asino. (Papa Callisto) – Capitolo VII – Del marinaio frisone, che l’Apostolo ha prelevato dal fondo del mare, vestito col casco e con lo scudo (Papa Callisto) – Capitolo VIII – Del vescovo che fu salvato dal mare (Papa Callisto) – Capitolo IX- Del soldato di Tabaria a cui l’Apostolo ha dato il potere di vinocere i turchi, liberandolo dalla malattia e dai pericoli del mare. (Papa Callisto)- Capitolo X – Del pellegrino caduto in mare che l’Apostolo ha portato fino al porto tenendolo per la nuca per 3 giorni. (Papa Callisto) – Capitolo XI – Di Bernardo, che l’Apostolo ha miracolosamente salvato dalla prigione. (Papa Callisto) – Capitolo XII – Del cavaliere che l’Apostolo ha guarito con il contatto d’una conchiglia. (Papa Callisto) – Capitolo XIII – Del cavaliere Dalmata, a cui l’Apostolo rende giustizia grazie al pellegrino Raimberto. (Papa Callisto) – Capitolo XIV – Del commerciante liberato dalla prigionia (Papa Callisto) – Capitolo XV – Del cavaliere che San Giacomo a salvato in battaglia Quando tutti i suoi compagni erano già morti o prigionieri (Papa Callisto)- Capitolo XVI – Del cavaliere che, in punto di morte e preso dai demoni, fu liberato grazie al bastone d’un mendicante e al piccolo sacco d’una giovane donna. (Sant’Anselmo, arcivescovo di Canterbury) – Capitolo XVII – Del pellegrino che si castro’ e uccise per amore dell’Apostolo su istigazione del diavolo e che San Giacomo riporta in vita, con l’aiuto della santa madre di Dio. (Sant’Anselmo) – Capitolo XVIII – Del conte di San Gilles, a cui l’Apostolo ha aperto le porte di ferro del suo oratorio (Papa Callisto) – Capitolo XIX – D’Esteban, vescovo greco, a cui San Giacomo é apparso ed a cui ha rivelato cose future sconosciute. (Papa Callisto) – Capitolo XX – Di Guillermo, cavaliere prigioniero, che un conte ha colpito sul collo scoperto con la spada senza poterlo ferire. (Papa Callisto) – Capitolo XXI- Dello storpio a cui l’apostolo appare nella sua basilica ed a cui rende la salute. (Papa Callisto) – Capitolo XXII – Dell’uomo venduto tredici volte e più, liberato dall’apostolo. (Papa Callisto)