Compostella 813-2013
Una Commemorazione nazionale.
La leggenda di Carlomagno, raccontata dalla Cronaca di Turpino, é stata considerata per molto tempo come vera e fa parte delle Grandi Cronache di Francia. Grazie a lei, Compostella é stata conosciuta in tutte le corti d’Europa. Ma ha soprattutto incoraggiato la mobilizzazione dei cavalieri franchi per la Reconquista. La storia di Carlomagno permette di definire 813 come data simbolica della scoperta in Galizia della tomba che é all’origine del pellegrinaggio di Compostella. Nel 2013, Carlomagno e Compostella si trovano riuniti dal 1200esimo anniversario di questa data simbolica, occasione per misurare la dimensione politica di Compostella.
Delle celebrazioni diventate commemorazioni.
Dal 1998, un Alto Comitato, composto di personalità eminenti consiglia il ministro della Cultura nella definizione degli obiettivi e delle orientazioni della politica in questo campo. Propone ogni anno una lista di anniversari suscttibili di essere iscritti come celebrazioni nazionali.
Nel 2013 sarà commemorato il 1200esimo anniversario della scoperta della tomba di San Giacomo a Compostella.
Commemorare Compostella nel 2013 ?
Quando Denise Péricard-Méa, responsabile scientifica della Fondazione David Parou-Saint Jacques, é stata consultata a proposito dell’iscrizione eventuale della scoperta della tomba di san Giacomo a Compostella sulla lista delle Commemorazioni dell’anno 2013, la sua prima reazione é stata : « Volete scherzare ? ».
Ma no, l’interlocutore era serio. Sapeva che una studiosa del Medioevo, specialista di san Giacomo, non poteva che essere reticente alla formulazione di questa proposta. Voleva incontrarla per capire le sue riserve e trovare degli argomenti che gli permettessero di proporre questa iscrizione all’Alto Comitato.
La prima obiezione viene dalla storia medesima. Non c’é la tomba di san Giacomo a Compostella, ma un memoriale, come ha detto Giovanni Paolo II nel 1982. I pellegrini contemporanei hanno già troppo la tendenza di credere all’esistenza di questa tomba, inutile dargli nuovi argomenti.
Le sole menzioni storiche di san Giacomo sono quelle dell’appello che ricevette da Gesù con suo fratello Giovanni, quando pescava in Galilea, e del suo martirio a Gerusalemme descritto negli Atti degli apostoli. Dopo la sua resurrezione, Gesù domanda ai suoi apostoli di andare a portare la buona novella « ai confini della terra».
Da chi la Spagna é stata evangelizzata ? Nulla lo dice in modo certo. Ma, in Spagna, a partire dal VII secolo dei testi l’attribuiscono a Giacomo il maggiore. Oltre a questo, nessun documento degno di fede esiste. Delle « storie di balie » dice l’arcivescovo di Toledo nel 1215, in una controversia con quello di Compostella in occasione del 4° concilio del Laterano.
Perché l’anno 813?
Ma le leggende fanno anche parte della storia e quelle di Compostella sono legate alla storia di Francia. Ecco un argomento che meritava di essere preso in considerazione. Ma allora, se non é che una leggenda, perché l’anno 813 ? La risposta é semplice : perché Carlomagno é morto nel 814, cosa che le Cronache riportano in modo certo. « E allora ? » state pensando. La risposta a questa domanda é data dalla Cronaca di Turpino che fa parte delle Grandi Cronache di Francia, dunque della storia ufficiale fino alla fine del XVIII secolo, quando fu riconosciuta come leggenda e non storia.
E dove si trova lo scritto di Turpino ? Nel Codex calixtinus, manoscritto del XII secolo conservato nella biblioteca della cattedrale di Compostella ed in più di 200 manoscritti anteriori. Vi si apprende che Carlomagno, chiamato da san Giacomo, é venuto a liberare la sua tomba caduta nelle mani dei Saraceni.
La scoperta di una tomba non puo’ dunque essere posteriore a 813. Data simbolica, ma plausibile per altri versi, che la congiunge alla storia.
L’anno 2013 poteva quindi commemorare il 1200esimo anniversario della scoperta d’una tomba a Compostella, sapendo che si tratta di una leggenda che da 12 secoli ha influenzato la storia dell’Europa.
La dimensione politica di Compostella
Commemorare questo anniversario simbolico é mettere l’accento sulla dimensione politica della storia di Compostella più che sulla sua dimensione religiosa. E’ riconoscere il ruolo di Compostella come focolaio spirituale della Reconquista.
La prima battaglia, che oppone il regno cristiano delle Asturie ai musulmani Ommeyadi, fu Covadonga nel 722. Ma la leggenda che ha marcato per molto tempo gli spiriti é quella della battaglia di Clavijo nel 844. E’ nella piana di Clavijo, ai piedi dell’imponente fortezza, che san Giacomo sarebbe apparso al fianco della truppe cristiane. Mentre a Covadonga i cristiani avevano invocato la Vergine, é con l’aiuto di san Giacomo che escono vittoriosi a Clavijo. E’ là che nasce la figura del Matamoro, utilizzata a partire dal XV secolo per la gloria dell’Ordine di Santiago, figura che dunque non ha più ragione di stare fuori dalla commemorazione di eventi reali o immaginari.
Una pubblicità riuscita
Due utilizzazioni politiche contemporanee del santuario hanno dato a Compostella una fama mondiale.
La prima é dovuta a Franco, il dittatore, galiziano, che ha trasformato il Matamoros in Matarojos nella sua lotta contro i Repubblicani e favorito la ricerca su Compostella per promuoverne la frequentazione.
La seconda é quella del Consiglio dell’Europa che nel 1987 ha fatto dei cammini di Compostella il primo Itinerario Culturale Europeo, aprendo la via alla loro iscrizione ingiustificata sulla lista del Patrimonio mondiale.
2013 celebrerà dunque i 1200 anni di una scoperta simbolica che ha dato luogo a una campagna pubblicitaria secolare particolarmente riuscita.
Compostella risponde a un bisogno societale
Quali che siano le ragioni che hanno fatto conoscere Compostella nell’ultimo quarto del XX secolo, questo pellegrinaggio risponde a un bisogno della società contemporanea. Il numero crescente di quelli che ci vanno ne é la prova. La maggior parte di loro non conosce la storia che li ha condotti su questi cammini mitici e non cerca di conoscerla, accontentandosi del discorso facile e semplicista delle loro associazioni, ripetuto senza fine dai Mass Media, in particolare dalla stampa cattolica che si crede custode senza dubbi di una falsa tradizione della Chiesa.
Un altro anniversario nel 2013
2013 marcherà anche il 50esimo anniversario della prima cavalcata verso Compostella a cui partecipo’ René de La Coste-Messelière, allora segretario della “société des amis de Saint-Jacques” e più tardi promotore dei cammini presso il Consiglio dell’Europa.
Nessuno ha ancora valutato le conseguenze di questa cavalcata del 1963. Le ricerche in corso alla Fondazione ci permetteranno di precisarle in un prossimo articolo.
Denise Péricard-Méa